La rivista Strade & Autostrade dedica uno speciale esclusivo al viadotto di scavalco della ferrovia Casarsa-Portogruaro

Prefabbricazione su misura: una soluzione “mista” nel rispetto di materiali e geometria

L’Ing. Michele Defina, che collabora con PAC Srl dal 2006, ha raccontato in uno speciale della rivista “Strade & Autostrade” di novembre-dicembre 2021 le ragioni e il percorso di studio dietro la soluzione sviluppata appositamente per l’impalcato di un nuovo viadotto a San Vito al Tagliamento, commissionato dalle imprese Adriastrade Srl e Coletto Srl, esecutrici dell’appalto per Friuli Venezia Giulia Strade Spa.

La nuova circonvallazione di San Vito al Tagliamento, proposta da Friuli Venezia Giulia Strade SpA e realizzata dalle Imprese Adriastrade Srl e Coletto Srl, supera la linea ferroviaria Casarsa-Portogruaro con un viadotto a sette campate per una lunghezza complessiva di 250 m, con un tracciato planimetrico in curva variabile con raggio minimo di 900 m e raccordi in clotoide.

Il progetto generale dell’asse stradale è stato sviluppato dalla Società di Ingegneria E-Farm di Vigonza (PD). La larghezza dell’impalcato varia da un minimo di 14 ,60 m ad un massimo di 15,10 m e comprende due corsie da 3,75 m, banchine laterali variabili da un minimo di 1,50 m, marciapiedi e cordoli di larghezza complessiva di 2,05 m. Lo spessore dell’impalcato è di 1,20 m per le campate correnti e 1,30 m per quelle di riva e aumenta gradualmente verso le pile fino a un’altezza di 2,20 m. La pendenza trasversale richiesta per la piattaforma stradale varia da 0 al 4,4%. La tipologia del manufatto, stabilita dal progetto di appalto, presenta un impalcato a sezione piena continua, in appoggio su pile e spalle, in calcestruzzo armato precompresso, composto da cinque campate intermedie da 37 m e campate di riva da 32 m, oltre a 60 cm di retrotrave verso i paraghiaia di spalla.

La modalità esecutiva del progetto di appalto prevedeva una sequenza di getti in opera e di post-tensione di campate in successione obbligata, a partire da una spalla verso la spalla opposta. Tale modalità non poteva però garantire il completamento della campata centrale sopra la ferrovia nella finestra temporale definita preventivamente da RFI, dato che non era possibile stabilire una data precisa di partenza dei lavori, né tantomeno garantire una prosecuzione regolare della sequenza dei getti e delle post-tensioni senza interruzioni, al fine di scavalcare la ferrovia nei tempi previsti. Si è così presentata la necessità di studiare una variante migliorativa che, conservando la geometria e i materiali previsti nel progetto d’appalto sviluppato da NET Engineering SpA, con ricorso alla prefabbricazione, fosse in grado di rendere indipendenti tra loro i montaggi delle singole campate e di ridurre i tempi di costruzione, in modo da garantire il rispetto della data di consegna e il completamento della campata sulla ferrovia nei tempi predeterminati.

Offrire alle Imprese e ai Progettisti la miglior soluzione possibile sul piano tecnico ed economico, coniugando la costruzione di grandi elementi prefabbricati in stabilimento con il completamento in opera tramite getti integrativi e post-tensione: questo è l’ambito in cui si muove abitualmente PAC Prefabbricati Srl, accogliendo ogni lavoro come una sfida unica, una sorta di abito costruttivo da confezionare su misura, nel quale mettere a frutto un’attività di ricerca incessante e la lunga esperienza accumulata nell’ambito degli impalcati in calcestruzzo. Il viadotto di San Vito al Tagliamento a scavalco della ferrovia costituisce uno dei frutti più recenti di questa filosofia.

Lo studio del problema, affrontato dai Tecnici della PAC Srl di Fara Vicentino (VI) ha portato a proporre l’esecuzione di un viadotto mediante casseri prefabbricati e precompressi in stabilimento e completati con getti in opera e con una post-tensione finale per la realizzazione della continuità strutturale.

Nello stabilimento PAC sono stati realizzati gli elementi rettilinei di campata prefabbricati e precompressi a trefoli aderenti con lunghezza di 21,55 m (23,85 m per le campate di riva) ed elementi di pulvino in armatura semplice ad altezza variabile da posizionare sulle pile, lunghi 15 m.

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